domenica 24 marzo 2013

Anecoici, il primo EP degli Ehrenaim



Anecoici 

Sonorità leggere, muri di suoni e climax ascendenti per il primo EP degli Ehrenaim

Copertina dell'EP


Ehrenaim è una band milanese indipendente. Nasce nel settembre 2010 e il 20 Marzo hanno pubblicato il loro primo Ep. Marco, chitarra del gruppo, è un mio amico e collega filosofo, mi ha parlato a lungo del lavoro che stavano producendo e la mia curiosità per ascoltarne il risultato era molto alta. Finalmente, con la calma che ci vuole quando si ascolta un nuovo disco mi sono messo qui in cameretta in solitudine ad ascoltare questo EP. L'ascolto è stato davvero una piacevole sorpresa. Il primo pezzo, “Disciplina indotta”, parte molto tranquillo, con quel arpeggio delicatissimo accompagnato dalla ottima voce del cantante che si libra languida sopra i ticchettii della chitarra per poi sfociare ai 2.00 min in un ottimo cambio di ritmo, con effetti di sottofondo molto interessanti e con una batteria davvero ottima ( a mio parere)...azzeccatissimo il finale urlato, che completa un climax perfettamente bilanciato con la parte iniziale. Secondo pezzo, Per dargli fuoco, si parte sempre piano, il suono mi sembra già molto più " pieno" rispetto al primo pezzo, e gli stridii "quasi noise" e le chitarre distorte si accordano benissimo con il testo, oltre che dare un ottimo effetto shoagaze ed echi quasi dream pop, musicalmente davvero interessantissima! Terzo pezzo, “Coccole”, intro quasi "protopunk", poi il suono si fa immediatamente più articolato, anche qui ritrovo le stesse assonanze shoagaze che trovo nel secondo pezzo, ottima l'esplosione con il cantato quasi urlato del cantante e sotto le chitarre che ci danno dentro, strizzando l'occhio ad uno stile più "indie rock" ( anche se non so bene che vuol dire sto termine, perché ormai, purtroppo, sembra voler dire tutto e niente), con un ottima smorzatura di ritmo nel finale che bilancia, anche qui, in modo ottimo la canzone. Probabilmente questo terzo pezzo è il mio preferito di tutto l'EP. Quarto pezzo, “Solo due ore”, delicatissima la melodia accompagna il testo, quasi una litania contemplativa che piano piano sale di ritmo, gli arpeggi si incrociano, le chitarre si fanno esplosive e anche qui si raggiunge un buon climax accompagnato sempre dall'ottima voce del cantante che riesce sempre ad esprimere al meglio la linea ascendente della canzone.
In definitiva penso davvero che sia un buon lavoro, il suono è davvero molto strutturato, mi piacciono molto le chitarre che si incrociano, le distorsioni che danno all'intero lavoro un eco un pò noise-shoagaze, ottimo l'uso costante di un climax ascendente musicale e narrativo (dal punto di vista testuale), che per un verso strizza l'occhio ad un suono prettamente contemporaneo e per certi versi mi rimanda (ottimamente) ad una certa tradizione di inizio anni 90...l'unica pecca è che sono "solo" quattro canzoni e vanno via molto in fretta!:) (che non è una pecca, perché vuol dire che la piacevolezza dell'ascolto è alta:)) Questo è il mio umilissimo giudizio di appassionato (e per niente esperto) di musica. Spero che si presenterà presto l’occasione di sentirli live!

Per scaricare gratuitamente l'EP e conoscerli meglio:



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