sabato 8 marzo 2014

La grande onda presso la costa di Kanagawa

Nel 2014 i lavori di Hokusai continuano ad affascinare e stupire, divenendo il simbolo stesso di un collegamento tra occidente ed oriente. A 150 anni dalla firma del Trattato di Amicizia e Commercio tra Svizzera e Giappone, Jeanrichard celebra l'evento con un nuovo modello volto ad enfatizzare questo forte legame storico.


"Già all'età di cinque anni ero solito fare schizzi di tutto ciò che mi circondava. Ho iniziato a realizzare un certo numero di disegni da quando avevo cinquant'anni, ma in realtà tutto ciò che ho prodotto prima dei settant'anni non è veramente degno di nota. È stato solo all'età di settantadue anni che ho cominciato a scoprire le vere qualità di animali, uccelli, insetti, pesci e della vita di piante e alberi. Pertanto, a ottant'anni avrò fatto qualche progresso, a novanta avrò scoperto il significato più intrinseco delle cose, a cento avrò raggiunto un livello straordinario e a centodieci ogni punto e ogni linea vivrà di vita propria. Mi auguro solo che gli uomini che vivranno abbastanza a lungo terranno a mente la verità delle mie parole". (Katsushika Hokusai)



Katsushika Hokusai, pittore ed incisore del periodo Edo, è sicuramente uno degli artisti giapponesi più noti in occidente. I suoi Ukiyo-e rappresentarono una delle principali fonti di ispirazione per i pittori impressionisti della seconda metà dell'800. Il celebre La grande onda presso la costa di Kanagawa rappresenta un vero e proprio simbolo, un'immagine spesso riutilizzata seguendo quelli che sono i lasciti del movimento Pop. Rappresenta una proprietà di massa e veicola una raffinatezza ed un'attenzione per la natura tipica degli artisti Giapponesi. La forza della natura, la capacità di cogliere l'attimo, il giusto tempo ed i giusti colori. Questo è ciò che già nell'800 aveva così attratto ed affascinato gli impressionisti europei. 
Nel 2014 La Grande Onda continua ad affascinare e a rappresentare quel collegamento, quel legame tra occidente ed oriente.
Proprio quest'anno, infatti, la maison svizzera di orologeria Jeanrichard ha scelto di festeggiare i 150 anni di rapporti commerciali con il Giappone, (Trattato di Amicizia e Commercio del 6 Febbraio 1864) proponendo un orologio che riprende la grande onda. Dagli anni '60 ormai siamo abituati a vedere intorno a noi un processo di coverizzazione di massa, spesso totalmente inaffettivo. La pop art fu certamente maestra nel capire il valore delle immagini, della loro coverizzazione e del loro riutilizzo nei mezzi di massa. Il raffinato oggetto proposto da Jeanrichard, tuttavia, reinterpreta questa icona culturale riprendendola e moltiplicandola come una texture all'interno del quadrante del nuovo modello della linea Aquascope. Non si tratta di una semplice applicazione dell'immagine, ma di una reiterpretazione del suo valore simbolico. Il design semplice e raffinato dell'oggetto non è assolutamente appesantito dalla stampa sullo sfondo che segue i colori dell'orologio con una differente gradazione tonale. 




Il rapprorto che si instaura con il passato è quello di una valorizzazione storica. Questo nuovo modello vuole celebrare la storia stessa della maison svizzera, ma anche la Storia con la S maiuscola, quella di due Paesi, Giappone e Svizzera, come ha affermato Bruno Grande, Amministratore Delegato di JEANRICHARD:
"Apprezziamo lo spirito pionieristico della delegazione che giunse in Giappone ben 150 anni fa ed in particolare Daniel Jeanrichard, primo orologiaio svizzero ad aver creato nel 1681 un movimento per orologi. È facile immaginare che la delegazione sia stata fortemente guidata dalla passione per il successo e dal desiderio di realizzare qualcosa di straordinario. E quale modo migliore per celebrare il 150 anniversario del rapporto che lega questi due paesi, se non una linea di straordinari segnatempo creati dalla maison orologiera svizzera per rendere omaggio ad uno dei più grandi artisti giapponesi di tutti i tempi, quale Katsushika Hokusai?"



La grande onda presso la costa di Kanagawa, non rappresenta solo un'immagine scelta a caso nel calderone della storia dell'arte, ma il simbolo e l'emblema di un modo di vivere, di produrre arte, di relazionarsi alla natura e al mondo proprio dell'artista giapponese a cui la maison svizzera sembra avvicinarsi per ideali, vision e mission. 

Nessun commento:

Posta un commento